RetroGioco
Videogiocatori per Passione

Streets of Rage

Sviluppato da SEGA nel 1991 per la sua console ammiraglia a 16 Bit da poco partorita, il Mega Drive, Streets of Rage è un classicissimo picchiaduro a scorrimento, genere che in quel periodo viveva sicuramente il suo periodo di maggior splendore avendo come pietra di paragone ancora il famoso Final Fight di Capcom tanto clonato sia in sala che su console casalinghe.

La trama vedeva una metropoli di fantasia ormai preda del caos e del crimine organizzato, capeggiato dal fantomatico Mister X, la corruzione era ormai arrivata ad’intaccare anche le istituzioni, forze di polizia comprese, per questo probabilmente sono tre ex agenti gli unici a tentare di opporsi ai piani del malvagio boss. Trama certamente banalotta ma che pretendete, alla fine in questi giochi o c’è il rapimento della bella di turno oppure la vendetta per l’uccisione di un fratello/amico... il plot è solo una pretesto per menare le mani, ovvero il tema trainante del gioco.

Primo episodio di una saga che col suo incredibile seguito, Streets of Rage II, diventerà una pietra miliare per il genere, venendo ancora oggi a distanza di quindici anni ricordata come una delle migliori interpretazioni delle mazzate digitali a scorrimento... questo Streets of Rage (Bare Knuckle in oriente) per quanto ancora a livello embrionale sopratutto sotto l’aspetto tecnico, mostra già i chiari segni distintivi del fuoriclasse. Dove l’aspetto grafico ad’una prima e distratta occhiata poteva far storcere il naso di qualcuno, troviamo di contrasto una colonna sonora di qualità indiscutibile, sicuramente uno dei lavori migliori del maestro Yuzo Koshiro già autore dei crediti di Revenge of Shinobi, e ancora, rimaniamo esterrefatti di fronte a una giocabilità già ai limiti della perfezione, che faceva e non poco impallidire Final Fight e compagni, tutti lo ricordo arcade e con mezzi estremamente superiori al loro servizio.

Per affrontare gli otto lunghi stage di gioco avremo a disposizione come detto tre ex agenti, Adam Hunter con la passione per la boxe e quindi una chiara predisposizione al pugilato, il biondo Axel Stone, tipico street fighter di quartiere nonchè fighetto di turno che poi diventerà il protagonista della serie, e la bella Blaze Fielding, bilanciata in tutto ma con una predisposizione per la velocità. Gli sgherri capeggiati dal boss Mister X, sono un campionario della feccia metropolitana più varia... si va dai soliti punk alle pupe sadomaso, ai lanciatori di coltelli e sputafuoco e così via, molti di questi saranno poi confermati negli episodi a venire, i boss di fine livello, sono dal canto loro tutti grossi almeno il doppio degli sprite principali, e discretamente disegnati e caratterizzati, un plauso va fatto all’emulo di Freddy Krugher con tanto di occhiali da sole e capelli biondi (...) e alla prima apparizione nella saga del clone del wrestler allora di grande successo, Ultimate Warrior. Un difetto dei boss è comunque la loro eccessiva prevedibilità nei pattern d’attacco, a parte le gemelle che troveremo verso la fine, sono tutti facilmente eliminabili, cio non toglie che qui al contrario degli episodi a venire, saranno i livelli stessi ad’essere di arduo completamento, di contrasto a boss non impossibili, troviamo stage lunghissimi e zeppi fino all’orlo di nemici per altro molto aggressivi, arrivare in fondo agli otto stage vi assicuro non sarà impresa facile.

Tecnicamente come detto in precedenza non ci troviamo certo di fronte ad’un capolavoro di grafica, la stessa è per carità molto ben particolareggiata e animata, ma gli sprite sono tutti piuttosto piccoli e se non fosse per la palette di colori ad’una fugace occhiata si potrebbe pensare di trovarsi di fronte a un gioco per il Master System... impressione che aumenta maggiormente riguardando il suo seguito, così tanto superiore graficamente da sembrare un gioco di una generazione successiva. Ma come già detto, Streets of Rage ha altri pregi che vanno aldilà del mero aspetto grafico, possiede oltre a una colonna sonora di qualità superiore, una giocabilità eccelsa che è poi la vera molla che spinge il videogiocatore alla rigiocabilità, la grafica fine a se stessa senza nient’altro non ha molto senso, qui ci troviamo davanti a un picchiaduro che già stupendo da soli, affrontato in due diventa come si dice in questi casi, quasi eterno. Picchiare in digitale a mio avviso non è mai stato tanto appagante come nella saga degli SoR, con i nostri tre ex agenti possiamo fare ai cattivi quasi di tutto, diversi tipi di attacco, di proiezione, usare le armi più varie, da semplici bastoni a mazze da baseball e coltelli, e di tanto in tanto raccogliere cibo e oggetti preziosi per rivitalizzare punteggio e barra energetica. Faccio comunque notare che a ben vedere nei soli otto mega della cartuccia sono stati stoccati dei fondali eccezionali, se gli sprite principali potevano essere certo rivedibili, questo non si può dire per gli stage che ci troveremo davanti, sono tutti ottimamente rappresentati e a tratti molto evocativi, a mio parere sotto determinati aspetti superiori anche a quelli del secondo e terzo episodio, qui infatti non troveremo divagazioni discutibili come antri alieni o navi pirata (...) ma solo comuni e reali strade cittadine, parchi, spiagge, navi con tanto di dondolio e gli immancabili ascensori e fabbriche abbandonate che non possono mancare in ogni picchiaduro a scorriemnto che si rispetti... per arrivare infine al grattacielo di Mister X, dove come da copione ritroveremo tutti in fila i vari boss già affrontati, ancora più cattivi che in precedenza e il boss finale che dopo un domanda a cui vi converrà rispondere “bene” (il gioco presenta due finali differenti) vi accoglierà a colpi di mitra. Alla prossima.

Conclusioni finali
In conclusione un ottimo inizio per quella che diverrà poi una saga mitica nel panorama videoludico, sotto certi aspetti rivedibile, ma certamente capace di divertire e stupire ancora oggi a distanza di tanti e tanti anni...

Pro
Giocabilità alle stelle
Colonna sonora eccelsa
Contro
Grafica rivedibile
Parecchio difficile


Eikichi "Oni" Onizuka

© 2006 RetroGioco realizzato da Eikichi Onizuka
La riproduzione totale o parziale di testi e parte grafica del sito sono vietate


Grafica 85%
Sonoro 95%
Giocabilità 91%
Longevità 89%
Globale 90%



Sistema Mega Drive
Genere Picchiaduro a scorrimento
Sviluppo SEGA
Anno 1991
Giocatori 1/2


Home