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Street Fighter Zero

Quando un pò tutti ci aspettavamo il fatidico terzo capitolo di Street Fighter, insomma i tempi erano maturi e per di più erano già sul mercato le due super console a 32Bit di Sega e Sony, la Capcom decide di tirare fuori un bel prequel e lo intitola Street Fighter Zero (Alpha in occidente). Cercavano forse di prendere tempo per mancanza di idee??? Forse, chissà. I risultati comunque non furono malvagi dato che la saga “zeriana” è ancora oggi a dieci anni di distanza dalla sua prima release, considerata tra le migliori nel panorama dei picchiaduro a due dimensioni, nonchè convertita tutt’ora e molto appetita da tutte le nuove console.

Ambientato diversi anni prima della saga regolare, SFZero presenta un totale di dieci combattenti più tre segreti. Ritroviamo Ryu, Ken e Chun Li poco più che adolescenti, gli altri partecipanti al torneo provengono da Final Fight (Capcom ’89), che ci omaggia di Sodom e Guy, dal primissimo episodio di Street Fighter (Capcom ’87), Birdie e Adon (l’ex sub boss) e infine, Nash, l’amico di Guile che in futuro verrà ucciso da Vega/Bison e Rose un personaggio del tutto nuovo chiaramente ispirato alla "Lisa Lisa" vista nel bellissimo manga "Le Bizzarre avventure di JoJo". Rimango i tre segreti, Dan, un Ryu sfigato con l’aspetto di Steven Segal e un bel kimono rosa molto kitch e infine Vega e Gouki che non credo abbiano bisogno di presentazioni... tantissime quindi le defezioni dall'originale Street Fighter II che inizialmente scontentarono non poco i fan. Diverse sono le novità nella struttura del gioco, per cominciare solo otto sfide, boss finale compreso e non dodici come in passato, niente più sottogiochi tipo, macchine da distruggere o bidoni incendiari ogni tre incontri, e cambiamento più importante, l’adozione di sotto trame tali da diversificare il cammino a seconda del personaggio scelto. Sub boss e boss varieranno infatti a seconda di chi usate, Ryu incontrerà al settimo round l’amico Ken e Sagat il suo acerrimo rivale, in finale, Nash avrà Vega, Sodom ritroverà il suo vecchio rivale Guy e così via... idea mica male per stimolare la rigiocabilità.

Tecnicamente il gioco si presenta piuttosto bene ma non fà miracoli, il design dei personaggi vira verso gli anime ed’è palesemente ispirato allo splendido film d’animazione realizzato su commissione Capcom da Madhouse nel 1994. Street Fighter II The Movie, occhio che parlo del film d’animazione e non di quello con Van Damme sul quale è meglio stendere un velo pietoso... se ve lo foste perso recuperatelo assolutamente, possibilmente in versione Japan, data la colonna sonora di splendida fattura (di cui possiedo gelosamente il CD...) ben diversa da quella metal insulsamente appiccicata alla versione occidentale, pure censurata in alcune sequenze troppo osè... tra le altre cose. Tornando al gioco, il design di Ryu, Ken, Sagat e Vega è praticamente il medesimo visto nel film anime, piedi molto grossi rispetto al corpo e muscolatura pronunciatissima rendono i combattenti molto gradevoli alla vista, in particolare Sagat, splendido e imponente, finalmente degno della sua fama e un Vega massiccio e cattivo come mai si era visto prima. Questo tipo di grafica c'è da dire, non è una novità assoluta, si era già vista in DarkStalkers (1994), sempre di Capcom e sempre su scheda CPS2, ma bisogna dire con risultati parecchio superiori, i combattenti di SFZero son ben disegnati e discretamente animati , ma abbastanza scarni se confronati con Demitri, Morrigan e resto della compagnia, per non parlare dei fondali dove il confronto è davvero impari. Scarni e poco ispirati purtroppo in questo primo episodio, si solleva dalla mediocrità giusto il Colosseo, chiaro omaggio al mitico duello cinematografico tra Bruce Lee e Chuck Norris, con tanto di gattini che gironzolano mentre ve le date. Per altro riciclato in due ore diverse del giorno, per Rose e Birdie, ma farne due diversi no?!? Reparto musicale sullo stesso livello dei fondali, con accompagnamenti anonimi, fin'anche brutti in alcuni casi, specialmente se confrontati con gli splendidi temi storici della serie, con le sole tracce di Adon e Birdie a spiccare per ritmo. Mi rendo conto che a questo punto il lettore si potrebbe chiedere: ma come mai allora questo gioco è tanto famoso??? La risposta la trovate nella grandissima giocabilità Capcom di cui questo titolo è un ulteriore perfezionamento e nel suo seguito, quello SFZero2, che ha migliorato praticamente tutti gli aspetti carenti di questo primo sperimentale capitolo, traghettando definitivamente la saga Zero nell’olimpo dei picchiaduro 2D. Molto della sua fama il titolo Capcom la deve probabilmente anche alle ottime conversioni casalinghe per Saturn e PSX, SFZ è stato infatti il primo vero Street fighter ad'arrivare sulle allora modernissime console 32Bit, era uscito in precedenza il gioco ispirato al film, con tanto di lottatori digitalizzati alla Mortal Kombat, ma quello davvero non fà testo... e chiaramente la mole di appassionati picchiatori per almeno un anno, fino all’uscita dello Zero 2, ha a dir poco divorato questo gioco. Conversioni entrambe davvero ben riuscite, con il primo episodio se la cava benissimo anche la PlayStation, che pagava rispetto al Saturn poca memoria RAM (2 Mega contro 4 del Saturn), differenze queste che sono saltate fuori in misura molto maggiore con la conversione del secondo capitolo e degli altri sofisticatissimi arcade Capcom e SNK, in cui il Saturn sarebbe diventato specialista negli anni seguenti, grazie anche c'è da dire, all'innesto non da poco di un ulteriore quantità di memoria RAM aggiuntiva, per mezzo di una cartuccia extra. Faccio infine notare, che le versioni home contenevano una gustosissima modalità detta “Dramatic Battle” che vedeva Ryu e Ken controllabili da noi più la cpu o da due giocatori umani, contrapporsi ad’un indiavolato Vega in un due contro uno micidiale. Spettacolo puro direttamente ispirato al combattimento finale del film anime già citato, avevo già consigliato di guardarlo vero ???

Rintracciabile in versione Arcade e MAME, oltre che come detto in precedenza per Sega Saturn e Sony PlayStation, il gioco ha goduto di recente di una seconda giovinezza grazie alla splendida collection uscita per PlayStation2, già citata nella recensione di Street Fighter Zero 2, che contiene tutta la saga in versione Arcade Perfect. Alla prossima e continuate a videopicchiarvi in Due Dimensioni, che come diceva il puffo Quattrocchi: è meglio.


Curiosità: Street Fighter Zero avrebbe in origine dovuto chiamarsi SF Legends ed’essere una sorta di remake del primo capitolo, anzichè un prequel.

Conclusioni finali
Concludendo, un gioco tutto sommato non eccezionale che deve la sua popolarità più che alle sue doti tecniche, al nome che porta e al carisma dei personaggi principali, ma che si lascia tranquillamente giocare, e riesce a divertire anche, del resto è sempre uno Street Fighter. Di certo offuscato e reso quasi inutile dal suo stesso seguito.

Pro
Un'ottima variante alla saga "regolare"
Design dei personaggi superbo
Contro
Pochi e scarni i fondali
Tracce audio in alcuni casi pessime
Street Fighter Zero 2


Eikichi "Oni" Onizuka

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Grafica 91%
Sonoro 82%
Giocabilità 96%
Longevità 90%
Globale 91%

Sistema Coin Op
Genere Picchiaduro
Sviluppo Capcom
Anno 1995
Giocatori 1/2


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Street Fighter Zero "Ryu"