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Ridge Racer

La PlayStation Sony al suo debutto mondiale avvenuto nel Novembre 1994 in Giappone, non poteva presentarsi con un biglietto da visita migliore di Ridge Racer... Marchiato non a caso sulla confezione con il codice: SLPS 00001, Ridge Racer era in effetti il primo gioco in assoluto per la neonata console Sony. E che primo gioco...

Conversione da scheda Namco Arcade System 22, che era si vicina all’hardware PSX ma notoriamente più performante, RR fù il primo di una serie di miracoli videoludici realizzati da Namco, su console Sony. Graficamente il gioco come approfondirò maggiormente in seguito, c’è davvero tutto e le differenze rispetto all’allora spaventoso coin op erano ridotte a un leggero calo del frame rate e a texture meno definite, ma gente, il risultato ai tempi fece cadere al suolo più di una mascella... io stesso che di videogiochi ne ho visti veramente tanti in vita mia, vi posso assicurare che non dimenticherò mai il giorno in cui mi arrivò a casa il tanto atteso 32 bit Sony. Corredato dei due giochi da avere assolutamente alla sua uscita e cioè, Ridge Racer e Toh Shin Den (altro gran pezzo di software mica da ridere...) quando feci partire Ridge, fidatevi, non credevo ai miei occhi, mascella spalancata e salivazione azzerata. Ok il gioco lo avevo abbondantemente visto recensito sulle riviste dell’epoca e sapevo che era fenomenale, ma vedere con i propri occhi un autentico coin op, e di quelli più sofisticati per giunta, girare sulla TV di casa, beh non era davvero cosa da tutti i giorni. Rendetevi conto che a quei tempi Virtua Racing in versione Mega Drive era la cosa più sofisticata che si potesse giocare in casa propria e il salto da un MD alle meraviglie della grafica texture mappata della PSX era notevole. Più o meno la stessa cosa successe nelle sale, infatti nel ’93 Ridge Racer arrivò praticamente a sorpresa a rovinare i piani di SEGA che a quei tempi giocava ancora con i lego, mi riferisco a Virtua Racing (chiaramente sono ironico... i love SEGA e, guai chi me la tocca...) presentando un orgia di poligoni texturizzati tali da rendere un titolo uscito solo un anno prima, Virtua appunto, già preistoria, tanto che SEGA dovette correre subito ai ripari realizzando Daytona e poi il resto è storia.

Ridge Racer su PlayStation è lo stesso identico gioco che trovavamo in saletta, era stata aggiunta alla versione casalinga solo una visuale esterna, molto utile data l’assenza di volante e, più piacevole alla vista, per i tanti come me che preferiscono vedere l’auto che si usa mentre si corre e, una manciata di auto in più per un totale di 12. Auto che era però necessario sbloccare previo perfect nel giochino presente durante il caricamento iniziale. Credo fosse Galaga, comunque il minigioco durante il caricamento principale diventerà in futuro una consuetudine dei titoli Namco su console Sony e, non come semplice diversivo, ma utile a sbloccare fin da subito svariati segreti. Entrando nel vivo, RR offre un unico lungo circuito diviso in due parti, short e long version, da affrontare quattro volte, le prime tre contro 11 avversari e nella gara finale, un Time Trial contro un unico rivale, neanche troppo ostico. Sorpresa però, quando crediamo di aver finito, si acede alla versione extra e cioè le stesse identiche competizioni ma questa volta con il circuito al contrario, che sembrerà una siocchezza, ma fà sembrare il tracciato nelle sue due parti, una pista totalmente differente... per di più il livello di difficoltà si alza notevolmente e nel time trial finale, l’avversario non sarà più la sola macchina gialla, ma dovremo vedercela con la diabolica auto nera che se battuta, molto molto difficile... entrerà nel nostro garage. Segnalo la presenza di cambiamenti tra luce e buio in tempo reale durante il gioco, con sprazzi di albe e tramonti che culminano con il buio pesto della difficilissima gara finale, dove oltre a tener dietro la già agguerrita auto nera, dovremo cercare bene di capire dove stiamo effettivamente andando... Difficile ma non impossibile, ai tempi ero parecchio bravo e l’auto nera riuscì a prenderla, un vero bolide, la partitina fatta oggi per rinfrescarmi la memoria mi ha dimostrato invece che pippa sono diventato... riuscendo a completare abbastanza facilmente solo la prima parte.

Della grafica, abbastanza inutile parlarne dato che come già detto, ai tempi aveva del miracoloso, auto e circuiti di fantasia ma entrambi realizzati con una cura maniacale per i dettagli, alcuni tratti del circuito poi racchiudevano diversi tocchi di classe, come i cartelloni recanti pubblicità degli stessi giochi Namco in uscita su PSX, aerei in fase di decollo, elicotteri che stile avvoltoi si avvicinavano alla nostra auto quando tamponavamo una volta di troppo... Immagini di Pacman realizzate su grattaceli tramite finestre illuminate... e non certo per ultimi, degni di nota i megaschermi che mostravano immagini in movimento come fossero autentici mega schermi TV di quelli che si vedono sui circuiti o negli stadi. Spaccamascella infine, l’entrata nel tunnel illuminato stile pista di Monaco, davvero una delle cose più belle che abbia mai visto in un videogame. Se visivamente si veniva accecati da tanta meraviglia lo stesso potevano dire le orecchie, deliziate da tracce audio che più che semplice musica di accompagnamento erano pezzi techno e jungle con tanto di sintesi vocale, degni di essere trasmessi in radio... il tutto contornato da uno speaker chiaccherone (avrei preferito di gran lunga un voce femminile comunque) che sottolinea le fasi più concitate del gioco o curve particolarmente ben fatte, definendoci “King of Drivers”. Non lo avevo ancora detto ritenendolo superfluo, ma RR è un gioco arcade che più arcade non si può, nessuna presunzione di simulare la realtà in questo che è un puro arcade automobilistico vecchio stampo, tutto divertimento e derapate, che, anzi negli anni è diventato pietra di paragone per il genere , tanto che quando esce un gioco similare, spesso si dice: ma cos’è un racing alla Ridge Racer ??? Io per primo sono un grande estimatore delle serie Gran Turismo e Forza, che tanto si sbattono per farci provare in casa le emozioni di una vera fuoriserie, ma devo dire che ogni tanto una bella partita a un rilassante arcade alla Ridge Racer o Out Run ci scappa e sempre molto volentieri. Segnalo la versione in totale Hi Res, tale da renderlo veramente indistinguibile dal coin op, del primo Ridge Racer, realizzato come bonus nel quarto capito della saga, quel RRType 4 che ancora oggi in molti definiscono uno dei migliori episodi di sempre. Di seguiti ne ha avuti veramente tanti, dai portatili alle ultimissime console di nuova generazione tali da essere pure troppe da menzionare e tutte di altissimo livello. Un paio di passi falsi sono stati a mio parere la versione per il 64 bit Nintendo e l’R Racing sviluppato su tutti e tre i 128 bit ancora sul mercato. Episodio quest'ultimo che si discostava totalmente dalla saga divendone una specie di spin off, presentando auto e circuiti reali, ma divenendo quindi un ibrido che alla fine sapeva di poco e che entrando in concorrenza con mostri sacri quali i già citati Forza e GT4, ne usciva con le ossa spappolate.

Rigiocandolo oggi, ma basterebbe anche confrontarlo con gli strepitosi Rage Racer e Type 4, rispettivamente terzo e quarto capitolo della saga, che si fà davvero fatica a credere girino sulla medesima console tanto sono evoluti rispetto al capostipite, il primo RR sembra più una grossa demo giocabile che un gioco completo. Ma oggi è oggi, il gioco uscì più di dodici anni fà e se ha venduto tanto e la PlayStation Sony è oggi quello che è, evidentemente all’utenza quella “demo” è piaciuta e anche parecchio. Sono personalmente felice che fin'ora ogni nuova console Sony abbia avuto in un Ridge Racer il suo gioco d’esordio e spero che questa consuetudine porti fortuna a entrambi i marchi. Alla prossima.

Conclusioni finali
Tecnicamente mostruoso per essere solo il primo gioco di una console appena nata... Unico difetto il suo essere decisamente troppo breve, ma ai suoi tempi i simulatori alla Gran Turismo, ricolmi di centinaia di auto e circuiti su licenza, ancora non esistevano.

Pro
Grande grafica
Sonoro cool
Curva di apprendimento appagante
Contro
Troppo breve


Eikichi "Oni" Onizuka

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Grafica 93%
Sonoro 95%
Giocabilità 92%
Longevità 83%
Globale 91%



Sistema PlayStation
Genere Racing arcade
Sviluppo Namco
Anno 1994
Giocatori 1


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