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Night Slashers

Data East, ragazzi, quanti ricordi mi riporta alla mente questa Software House. Ha in pratica attraversato oltre 20 anni di storia delle sale giochi, dagli albori, passando per i tempi d'oro, fino al declino. Certo, qualcuno dirà: ma esitono ancora... si ma le sale giochi come le intendo io, sono morte poco prima della fine degli anni '90, condannate dalla difussione della PlayStation nelle case, che insieme a costi di produzione sempre più alti, rendeva possibile produrre coin op all'avanguardia, solo alle aziende con le spalle belle grosse, leggasi le solite, Sega e Namco, tutte le altre o si fondevano tra loro o fallivano. Il caso appunto della Data East (conosciuta anche come Deco), uscita di scena intorno al 2003, per i fortissimi debiti accumulati.

Terminato il doveroso tributo a questo mitico marchio della scena videoludica, vi parlo del gioco in esame, Night Slashers, un picchiaduro a scorrimento per due giocatori. Ambientazione orrorifica e indubbie qualità tecniche, non fecero passare questo gioco inosservato, benchè appartenesse a un genere, iper sfruttato e forse, già verso il declino, come quello dei picchiaduro a scorrimento. Tre personaggi tra cui scegliere, con le classicissime differenze alle quali da Final Fight in poi, abbiamo imparato ad'abituarci. Quello forte ma lento, Jake, yankee dalla bionda criniera e dotato di arti bionici, quello forte ma non fortissimo, ma più veloce, Christopher, cacciatore di vampiri Europeo, e infine quello velocissimo ma non fortissimo, Hong-Hua, ragazza asiatica esperta di arti marziali e magiche. Un abbinamento rivisto decine di altre volte in prodotti simili ma insomma, non sono certo questi i problemi, quando ci si pone di fronte a un gioco che ci richiede unicamente di menare le mani a più non posso. I problemi semmai nascono, quando ci si rende conto, che il gioco in questione, grafica a parte abbia veramente ben poco altro da dire. Da un prodotto della Data East, uscito a fine '93, con tanta esperienza sulle spalle ed'esempi di grandissimi giochi dello stesso genere già sul mercato da anni, ci si aspetterebbe decisamente di più, soprattutto sotto il lato della giocabilità. Giocando NS, ci si rende conto che, non si ha mai realmente il controllo di quanto accade sullo schermo. La difficoltà è calibrata malissimo, già a livello medium (quello di default del coin op) arrivare alla fine del primo stage con un solo gettone, è tutt'altro che facile. I nostri eroi, sono dotati di molti attacchi, considerando i tre pulsanti utilizzabili, attacchi in corsa, in volo, speciali, mosse a carica, ma nel gioco c'è talmente tanta confusione e soprattutto, i nemici, picchiano così tanto forte, che prima di attuare una strategia, ci si trova già secchi. Abbastanza ridicolo poi il fatto, che la special principale (attacco coreografico stile Golden Axe e diverso per ogni personaggio), levi più energia al nostro personaggio, che ai cattivi... rendendola bella ma contro producente. In quanto a pura soddisfazione picchiatoria, reputo migliore il vecchissimo Double Dragon... e non scomodo un Final Fight proprio per non voler essere troppo cattivo.

La storia del gioco, un portale aperto tra il nostro e un altro mondo, che vede la popolazione terrestre decimata da creature di ogni genere, è solo un pretesto per mettere nello stesso calderone, tutti i mostri storici di cinema e letteratura. Zombi (di vari tipi), licantropi, maniaci armati di coltello e maschera da hockey (Jason di Venerdì 13), boia, Golem, scenziati pazzi, mummie, simil Frankenstein, fino allo stesso Dracula in persona. Il povero signore dei vampiri, ci si aspetterebbe di trovarlo nello scontro finale, e invece lo si scopre essere solo una marionetta, da eliminare a metà gioco e senza neanche troppi patemi. Tra boss e sub boss, si arriva a scontrarsi faccia a faccia con la morte in persona, che prima di farsi avanti, ci scatenerà contro parte dei guardiani già uccisi, ma delusione delle delusioni, neanche la nera signora è il boss finale. A capo di tutto c'è un tale Re Zarutz, creatura dall'aspetto robotico, che centra zero con il resto del gioco e dotata di carisma inferiore al più fesso degli zombi. Quasi dimenticavo il lato sonoro che sciocco... a parte il tema iniziale, le traccie sono tutte anonime e simili tra loro, niente di che, un altro punto in meno per un prodotto, come già visto, deludente sotto vari aspetti. L'impressione è che, a fronte di una buonissima idea e di una realizzazione tecnica di buon livello, si contrapponga una imperizia generale negli aspetti più ludici e quindi fondamentali. Un gioco meritevole di essere provato, dato che si parla di emulazione (Mame), almeno per vederne la conclusione, ma punto finisce li. Fosse stato convertito per qualche sistema casalingo ai suoi tempi, un qualche successo l'avrebbe sicuramente riscosso, ma così non'è stato. A ben vedere, anche su Mame si fece attendere, infatti un po tutti c'è lo ricordavamo molto meglio di quello che era nella realtà, potere dei ricordi, una volta rigiocatolo l'incatesimo finì. Da segnalare l'alto livello di gore generale, nel gioco il sangue scorre davvero a fiumi e non solo quello, i nemici in pratica si sciolgono una volta uccisi e l'effetto, grafico e sonoro è molto buono. Nella versione occidentale di default il sangue era censurato con un anonimo verde, ma bastava mettere il grado violence su hard per ovviare, cosa che non si poteva cambiare, era l'invito a proseguire: go to hell, con l'hell insanguinato, che nelle versioni occidentali, diveniva un semplice go... stupidaggini della censura, come nei videogames ne abbiamo viste tante. Se ne consiglia quindi la rom in versione Giapponese. Alla prossima.

Conclusioni finali
Un picchiaduro a scorrimento dovrebbe prima di tutto divertire, mi vengono in mente i tre Streets of Rage o i Turtles di Konami, veri miti del genere, tanto godibili da vedere che da giocare, da riuscire tutt'oggi a non risultare noiosi nel lungo termine, laddove la noia è proprio il tallone d'achille di questo particolare genere. Questo Night Slashers, affonda proprio al momento di essere giocato. Per portarlo a termine in sala occorreva probabilmente un mutuo, ai tempi non ci feci più di qualche sporadica partita, c'era di meglio e più appagante da giocare, e l'ho terminato solo sul Mame, utilizzando decine di continue. La difficoltà ci puo stare, ma non quando quest'ultima è dovuta a cattiva programmazione. La Data East per fortuna, ci ha offerto decisamente di meglio, sono bel altri i giochi per cui ricordarla.

Pro
Buona la grafica e la varietà dei nemici
L'ambientazione horror gotica
Contro
Giocabilità rivedibile e difficile all'eccesso


Eikichi "Oni" Onizuka

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Grafica 85%
Sonoro 70%
Giocabilità 65%
Longevità 70%
Globale 73%



Sistema Coin Op
Genere Picchiaduro a scorrimento
Sviluppo Data East Co.
Anno 1993
Giocatori 1/2


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