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Captain America and the Avengers

I miei ricordi riguardo questo picchiaduro della Data East, sono legati unicamente alla trasposizione per console Mega Drive, piuttosto che al coin op vero e proprio. Chissà perchè ai suoi tempi, si parla del 1991, epoca in cui le sale giochi andavano ancora alla grandissima, in quelle tre o quattro salette che frequentavo regolarmente, non mi sono mai imbattuto in questo coin op. Ricordo quindi, più che altro, le prime indiscrezioni e poi le recensioni, che le riviste dell'epoca gli dedicarono, con conseguente sbavo da parte mia, ai tempi in pieno flash da comics a stelle e strisce. Sbavo per altro mai accontentato, in quanto tra i tanti giochi per il glorioso 16bit Sega, che mi passarono per le mani, non vi fu mai, questo Captain America and the Avengers, uno dei tanti desideri non realizzati, ma come vedremo di seguito, senza poi averci perso chissà cosa.

Tornando al coin op, argomento della recensione, il picchiaduro a scorrimento della Data East, permette fino a quattro giocatori in contemporanea di affrontare il Teschio Rosso e le sue truppe, utilizzando naturalmente il Capitano omonimo che ha dato il titolo al gioco, Iron Man, e i due sfigati della situazione, ma sfigati per davvero, la Visione e Occhio di Falco, tipici riempitivi da picchiaduro a scorrimento, che poi nessuno mai vorrebbe utilizzare. La prima caratteristica che salta all'occhio di questo gioco, sono le dimensioni insolitamente ridotte degli sprite, roba che se non fosse per i tanti colori su schermo, si penserebbe più a un gioco per console che a un arcade. La scelta forse fu fatta, prevedendo troppa confusione sullo schermo, qualora si giocasse in tre o quattro per volta. Ma è solo una mia ipotesi, resta il fatto che, già nel 1991 una grafica così minuscola non era certo un buon biglietto da visita con cui presentarsi. La giocabilità poi, non era niente di miracoloso, siamo a mio avviso messi leggermente meglio, rispetto al Night Slashers trattato nei giorni scorsi, sia per precisione delle collisioni che per la calibrazione della difficoltà, ma comunque lontani anni luce, sia dai diretti rivali in sala firmati Capcom e Konami, che da prodotti simili per console casalinghe. Quello che mi attirò all'epoca di questo gioco, come già detto, fu più che altro la licenza Marvel e i suoi personaggi, la stessa veste grafica, almeno vista nelle foto, con le vignette a fare da contorno ai colpi, caratteristica ripresa poi da Capcom per il suo Punisher, avevano all'epoca di certo il loro perchè. Peccato che a conti fatti, ci si trovasse davanti un picchiaduro, tecnicamente poverello, senza particolari guizzi sia sotto l'aspetto grafico, che sonoro che, della giocabilità vera e propria. Non servono a molto le sezioni di sparatutto orizzonatale, ideate dalla Data East, per sfruttare i poteri dei protagonisti in scena e forse anche, per spezzare la monotonia tipica del genere. L'unico risulato è si, quello di un diversivo, ma che appare più un ostacolo da superare in fretta, per tornare al gioco vero e proprio.

Come dicevo nell'introduzione, del gioco furono realizzate conversioni per le console a 16bit di Sega e Nintendo, entrambe se possibile ancora più scadenti dell'originale, visto che naturalmente, ereditavano i tanti difetti sopra elencati, sommati a carenze tecniche dovute alla minor potenza delle macchine ospitanti. Carenze tecniche cosa, poi verrebbe da dire, data la potenza dimostrata da entrambe le console con i loro giochi migliori. Sembrava lecito potersi aspettare conversioni quasi fotocopia, di un gioco che certo tecnicamente non brillava. Invece arrivò su console, con la stessa minuscola grafica, molto meno dettagliata e colorata, e gli stessi problemi legati a una giocabilità appena decente. La versione Snes, poi è anche peggio, dato che a fronte di una palette a disposizione molto più vasta di quella Mega Drive (256 colori contemporaneamente su schermo contro 64), vedeva colori a tinte molto cupe, poco adatti a un gioco basato su strisce a fumetti, e una giocabilità veramente pessima, con seri problemi di collisioni. La spiegazione potrebbe essere che, mentre la versione Sega, fu curata dalla stessa Data East, quella Nintendo fu affidata alla Mindscape, e uscì pure con un anno di ritardo. Come dire, non ci credevano manco loro... ma ripeto, in ogni caso tra le due si tratta di scegliere solo la meno peggio... se già in sala c'era di meglio da giocare, su console, avevamo davvero l'imbarazzo della scelta. Alla prossima.

In allegato, sotto le foto, ho incluso un link con una carrellata di immagini tratte dalle versioni console.

Conclusioni finali

Se penso a Night Slashers, Captain America, la serie dei Fighter History, viene ovvio affermare che, la Data East i picchiaduro avrebbe fatto proprio meglio a lasciarli stare. E' una software house che ha fatto la storia dei videogiochi arcade, una tra le più prolifiche e vi basta googolare per trovare in rete l'elenco completo dei capolavori che hanno creato, sono davvero tanti. I giochi sopra citati, appaiono più che altro dei nei, di sicuro evitabili, in una lunghissima e gloriosa carriera.

Pro
Captain America e Iron Man
Contro
Tutto il resto


Eikichi "Oni" Onizuka

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Galleria di immagini extra

Grafica 70%
Sonoro 70%
Giocabilità 70%
Longevità 70%
Globale 70%



Sistema Coin Op
Genere Picchiaduro a scorrimento
Sviluppo Data East Co.
Anno 1991
Giocatori 1/4

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